lunedì 13 giugno 2011

La tenda degli odori

Aria pesantuccia vicino
alla Tenda del Signore
La Tenda del Signore si poteva sicuramente riconoscere anche ad occhi chiusi. Bastava che fosse sottovento, e da lì si propagava a chilometri di distanza un inconfondibile olezzo: un piacevole mix di sangue rappreso, oliopane abbrustolito, interiora e grasso di animali bruciati.
Seguendo alla lettera le istruzioni di Dio, Mosè compie il cerimoniale per consacrare i primi sacerdoti, ovvero Aronne e i suoi quattro figli (Levitico, capitoli 8-10). I prescelti vengono cosparsi d'olio e del sangue di una serie di animali sgozzati e offerti in sacrificio, bruciandone le interiora e le parti grasse: per la precisione un toro e due montoni, più l'immancabile focaccia non lievitata. Il sangue e l'olio vengono aspersi anche in vari punti della tenda sacra e sulle vesti dei sacerdoti, che sono costretti a rimanere lì per sette giorni: "Rimarrete per sette giorni all'ingresso della tenda dell'incontro, giorno e notte, altrimenti morirete" - li ammonisce Mosè. Dati i precedenti, meglio prendere l'avvertimento sul serio.
Durante questa settimana, si prosegue senza interruzione con il 'barbecue sacro', che raggiunge il suo apice l'ottavo giorno, quando vengono immolati altri due vitelli, un agnello, un montone, un capro e un toro, con spargimento diffuso di sangue e olio e un gran falò di interiora e grasso. Alla fine Dio si manifesta in un'ultima fiammata poderosa che consuma tutto il cumulo di resti animali, tra le grida degli israeliti festanti.
Nadab e Abiu, neosacerdoti e figli di Aronne, proprio a questo punto però compiono un errore madornale. Non avranno modo di pentirsene. Pensando di fare cosa gradita a Dio - e, immagino, all'olfatto di tutti gli israeliti - decidono a questo punto di bruciare sull'altare un po' di profumo. Il Signore, che non lo aveva espressamente richiesto, dimostra di non condividere pienamente l'iniziativa, dando giusto un cenno di disapprovazione: sprigiona dal nulla un'enorme fiammata che li avvolge e li brucia vivi sul posto.
Mosè fa subito rimuovere i due cadaveri abbrustoliti dai cugini Misael e Alsafan, quindi rimbrotta Aronne e gli altri due figli che gli sono rimasti, Eleazaro e Itamar, perché evitino di peggiorare ulteriormente la situazione: "Non dovete stracciarvi le vesti in segno di lutto: attirereste su di voi la morte e su tutta la comunità d'Israele la collera del Signore".
Saggiamente, seguono il consiglio. Mosè li ammonisce inoltre di rimanere astemi: "Quando dovete entrare nella tenda dell'incontro, tu e i tuoi figli non bevete vino o bevande alcoliche se non volete morire. Questa è una prescrizione che voi e i vostri discendenti osserverete in ogni tempo".
Dati i primi esempi, immagino che gli israeliti non fecero a gara per ottenere la carica di sacerdote.

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