mercoledì 15 maggio 2013

Il bastardo

Come potremmo definire Abimelech?
Ai figli nati all'infuori dal matrimonio, in genere, non sono riservati epiteti particolarmente gentili. Nel migliore dei casi vengono definiti "illegittimi".
Ecco, un figlio illegittimo lo ha avuto anche Gedeone. Come ci viene spiegato alla fine del capitolo 8 del libro dei Giudici, lo ha generato con un'innominata concubina che abitava a Sichem, e gli ha imposto - poverino - il nome di Abimelech.
Illegittimo sì, unigenito no. L'arzillo Gedeone non si è certo risparmiato: degno epigono dei primi patriarchi della Genesi, ci ha dato dentro fino in tarda età, ed è serenamente morto circondato dall'affetto di altri settanta figli legittimi. Chissà come si regolavano per i turni in bagno alla mattina.
Una volta passato a miglior vita l'anziano padre, Abimelech pensa bene di trasformare la sua "illegittimità" da svantaggio in vantaggio. "Andò a Sichem, dove viveva la famiglia di sua madre, e suggerì a tutti i suoi parenti di fare ai ricchi proprietari della città questa proposta: Che cosa sarebbe meglio per voi? Avere come capi i settanta figli di Gedeone o averne uno solo? Ricordatevi che solo Abimelech è del vostro stesso sangue".
L'argomentazione è convincente: "presero settanta pezzi d'argento dal tempio di Baal-Berit e glieli consegnarono". Abimelech sa già come investirli: organizza una banda di vagabondi e avventurieri disposti a seguirlo.
Dove andrà mai, quest'allegra combriccola? Magari cominciano a girare il mondo cantando Help e Ticket To Ride...
Purtroppo no.
"Andò a Ogra, nella casa di suo padre, e massacrò i settanta figli di Gedeone tutti sulla stessa pietra. Di essi si salvò solo il più piccolo, Iotam, che si era nascosto. Tutti i proprietari di Sichem e tutta Bet-Millo si radunarono e si recarono alla quercia della Stele che si trova in città. Là proclamarono re Abimelech".
Altro che illegittimo. Mi si passi il francesismo, ma questo è a tutti gli effetti un bastardo figlio di troia.
Con affetto, gli dedico un immortale brano della premiata ditta Stadio-Lucio Dalla.