lunedì 14 ottobre 2013

Mogli e buoi (e asini)

"Mogli e buoi dei paesi tuoi"?
Ibsan non rispetta il proverbio
Dopo averne ammazzati tanti durante i suoi sei anni da Giudice (si veda qui e qui), anche il sanguinario Iefte tira le cuoia. Gli succedono tre giudici di secondo piano, ai quali l'autore biblico dedica un piccolo paragrafo in tutto, alla fine del dodicesimo capitolo.
In effetti, il giudice "di mezzo" del terzetto non è memorabile. La sua esistenza può essere riassunta in un breve scioglilingua: Elon di Zabulon, sepolto ad Aialon. E si è detto tutto.
Qualche parola in più la meritano il suo predecessore e il suo successore.
Dopo Iefte venne Ibsan. Uomo indubbiamente dotato di valenti spermatozoi: ebbe trenta figli e trenta figlie. E uomo che se ne infischiava dei proverbi: "fece sposare le sue figlie a uomini di altri villaggi, e fece venire da fuori trenta ragazze da dare in moglie ai suoi trenta figli". Quanto ai buoi, non è dato sapere se fossero forestieri pure quelli o dei paesi suoi. Sospetto inoltre che si debba proprio a Ibsan l'invenzione del codice isbn per catalogare i nomi delle decine di generi, nuore e nipoti che lo circondarono, ma confesso che rimane una mia supposizione non suffragata dalle fonti bibliche.
Notevole anche l'efficacia riproduttiva di Abdon, il giudice successore di Elon: ebbe quaranta figli e trenta nipoti. In questo caso, nulla ci viene detto sulla nazionalità delle mogli, né degli eventuali buoi; in compenso si precisa che "ognuno di loro era padrone di un asino". 
Così, giusto per ricordarlo - come direbbero quelli di Mediaset.