martedì 12 febbraio 2013

Provare per credere

Gedeone mette alla prova il Signore:
avrà imparato da Guido Angeli...
Finché non vedo, non credo.
Sarà la filosofia che renderà celebre e proverbiale, nel Nuovo Testamento, il dubbioso san Tommaso, quello che non ci crede finché non ci mette il naso. Il santo infatti chiederà di toccare con mano le ferite della crocifissione al suo vecchio amico Gesù: un tipo per indole buono e conciliante, che per di più in quel momento aveva senza dubbio la luna particolarmente giusta (chi può essere più felice di uno che è appena risorto, e sa di non dover più sopportare il travaglio di una morte inchiodato ad una croce?).
Gedeone, invece, nel capitolo sesto del libro dei Giudici ha la faccia tosta di esigere una prova concreta nientepopodimeno che da "il Signore": un tipo che, quando gli girano i cinque minuti, può scatenare fuochi mangiauomini o voragini divoratrici.
Dio ha appena dato il segnale a Gedeone di andare in guerra contro il temibile esercito formato da Madianiti, Almaciti e altre tribù del deserto. C'è il serio rischio di lasciarci la pelle, a guardare le forze in campo. Gedeone decide dunque di sfidare l'irascibilità divina, pur di essere certo che poi l'Onnipotente sarà al suo fianco in battaglia. Perché fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio: provare per credere, come ci ha insegnato Guido Angeli di Aiazzone.
"Tu hai detto di volerti servire di me per salvare Israele - ricorda al Signore -. Ebbene, io stenderò il manto di una pecora in terra dentro il cortile. Se domattina solo il manto sarà bagnato di rugiada e il terreno attorno resterà asciutto, allora sarò sicuro che tu hai deciso di salvare Israele per mezzo mio".
Una botta di lebbra non gliela leva a nessuno, a 'sto presuntuoso.
Macché. "Avvenne proprio così".
Gli è andata bene, contro ogni previsione. Adesso allora Gedeone partirà subito bel bello per andare a guerreggiare, compiendo la volontà del Signore.
Di nuovo macché. Il nostro Giudice impudente alza il tiro.
"Lascia che parli ancora una volta e non adirarti contro di me".
Hai capito. Minimo minimo ti fa lapidare.
"Voglio avere un'altra prova".
Ma con chi credi di parlare Ciccio, con l'ultimo cameriere del bar? E poi l'erba voglio non esiste neanche nel giardino del re, te l'ha mai detto tua mamma?
"Questa volta la lana deve restare asciutta e la rugiada deve essere tutto attorno".
Come no? Te la fa vedere lui, la rugiada: ci finirai affogato dentro, tu e tutti i tuoi parenti fino alla settima generazione.
Incredibilmente, ancora una volta macché. "La notte seguente Dio fece esattamente così".
Cioè, fatemi capire: Gedeone pretende, Dio lo accontenta.
Per forza poi i Giudici e gli Israeliti mi vengono su viziati. A ridatece Tatadìo!