martedì 26 marzo 2013

Uno scherzo ben riuscito

Gedeone prepara un divertente
scherzo notturno ai Madianiti
Da bambini ci abbiamo provato quasi tutti. E tutti, più o meno, ce l'abbiamo fatta: alzi la mano chi almeno una volta non è riuscito ad impaurire qualcun altro (amico, parente o sconosciuto che fosse) comparendo all'improvviso e mettendosi ad urlare con quanta più voce aveva in corpo.
Perché poi la paura suscitata negli altri ci faccia immancabilmente ridere e sentire soddisfatti, questo proprio non lo so. Forse è un risvolto sadico della nostra personalità che in qualche modo deve pur trovare soddisfazione, di tanto in tanto. Ma di psicologia e psicanalisi ne so meno di nulla, quindi tanto vale chiuderla qui e continuare con quello che è il vero senso di questo blog insensato: scrivere la prima cosa che mi passa per la testa leggendo un passo biblico.
Dunque, quali sono le regole per uno 'scherzo di paura' ben riuscito?
La prima è il fattore sorpresa: bisogna nascondersi per bene, meglio se al buio. Va da sé che la notte è il momento più indicato.
Secondo: si raccomanda, al momento necessario, di far risuonare a volume spropositato un rumore univoco e netto. Un urlo monovocalico (Bu! Ah! Uh!) è sempre la scelta migliore, il 'grande classico' dall'effetto garantito, come le lasagna con besciamella e ragù la domenica a pranzo.
Terzo: se il tutto è accompagnato dall'apparizione di qualcosa di pauroso a vedersi (ad esempio una maschera da cadavere o una tarantola enorme di gommapiuma), risultiamo ancora più spaventosi.
Gedeone si dimostra un grande esperto in materia. Nel capitolo 7 del libro dei Giudici, avvalendosi dei suoi 300 leccatori scelti, mette in scena uno scherzo micidiale ai danni dei Madianiti.
A mezzanotte, "divise i suoi trecento uomini in tre gruppi. Diede a ciascun soldato una tromba e una brocca con dentro una torcia. E disse loro: Quando saremo ai lati dell'accampamento, guardate verso di me e fate come farò io". Che è poi la tecnica del Ballo di Simone con qualche millennio di anticipo.
Giunto ai lati dell'accampamento nemico, "Gedeone suonò la tromba e ruppe la brocca che aveva in mano. I tre gruppi seguirono il suo esempio: tutti suonarono le trombe e ruppero le brocche. Nella mano sinistra tenevano la torcia e nella destra la tromba".
I Madianiti, d'improvviso, si ritrovano loro malgrado nel bel mezzo di una scena che ricorda molto un raduno del Ku Klux Klan: l'oscurità e il silenzio della notte sono squarciati dall'apparizione di trecento fiaccole, mentre trecento trombe risuonano sinistre tra le grida minacciose degli israeliti.
"I Madianiti si misero a correre da una parte all'altra, urlavano di paura e cercavano di fuggire. Mentre i trecento suonavano le trombe, il Signore gettò nel panico tutto l'accampamento, e i Madianiti si colpirono l'un l'altro con la spada. Infine, tutto l'esercito prese la fuga".
Non c'è che dire: Gedeone li ha fatti letteralmente morire di paura. E i sopravvissuti? Tranquilli: un bell'inseguimento, e li si fa fuori tutti. Il divertimento è appena cominciato!

domenica 3 marzo 2013

300 leccatori scelti

Il test di leccata alla fontana:
solo chi lo supera diventa soldato
Ognuno seleziona i suoi dipendenti come meglio crede. C'è chi si basa sul curriculum, chi sulla segnalazione fatta da un amico fidato, chi sulla simpatia nel colloquio di presentazione. E c'è chi decide di indire un test attitudinale.
E' proprio questa la via adottata dal Signore per reclutare i soldati da affiancare a Gedeone in vista della battaglia contro l'imponente esercito dei Madianiti (Giudici, capitolo 7).
I posti da assegnare sono limitati, e per un motivo ben preciso.
"Il Signore disse a Gedeone: Siete in troppi, non posso farvi vincere contro i Madianiti. C'è il pericolo che poi gli Israeliti si attribuiscano il merito della vittoria e non riconoscano il mio intervento". Al bando la falsa modestia.
Dio ordina allora al suo condottiero di parlare così all'esercito: "Chi è indeciso o ha paura, lasci subito la montagna di Galaad e se ne torni a casa sua". Dopo il discorsetto, in 22.000 non se lo fanno ripetere e fanno fagotto. Io sarei stato di certo tra loro. Restano comunque 10.000 coraggiosi pronti a morire per la causa.
Ma al Signore non basta vincere: vuole stravincere da solo, farci un figurone. "Siete ancora in troppi - dice a Gedeone -. Porta i tuoi uomini alla sorgente e io li metterò alla prova".
Confesso che sono curioso e intimorito: quale prova terribile attende i soldati? Dovranno combattere a vicenda all'ultimo sangue, come i gladiatori? O saranno chiamati a superare un pericolosissimo e impegnativo percorso a ostacoli, come secoli più tardi dovranno fare i valorosi marines, gli ancor più valorosi concorrenti di Giochi Senza Frontiere o i valorosissimi Pappalardo, famosissimi tra i famosi dell'Isola?
Niente di tutto questo. E' una prova di abilità ben più specifica, minuziosa ed insidiosa.
"Il Signore disse a Gedeone: Metti da una parte chi per bere leccherà l'acqua con la lingua come fanno i cani. Lascia dall'altra parte quelli che per bere si metteranno in ginocchio".
Su 10.000 che erano, "solo 300 uomini portarono l'acqua alla bocca con la mano e la leccarono. Tutti gli altri per bere si inginocchiarono".
La scelta è compiuta: "Io salverò Israele e ti farò vincere contro i Madianiti soltanto con i 300 uomini che hanno leccato l'acqua. Gli altri mandali pure a casa".
Prima di Leonida e dei suoi Spartani alle Termopili, ecco altri Trecento che sono passati alla Storia: Gedeone e i suoi 300 leccatori scelti.