mercoledì 12 novembre 2014

Sansone il kamikaze

Sansone, banzai contro i Filistei
Molto prima dei piloti aerei giapponesi nella seconda guerra mondiale, molto prima dei fondamentalisti islamici con la dinamite addosso contro i pullman israeliani, ci fu Sansone il kamikaze che si diede la morte per ammazzare con sé i Filistei.
Avevamo lasciato il giudice israelita prigioniero, accecato e rasato a zero, dopo essere stato incastrato dalla scaltra Dalila.
Solo che i Filistei, oltremodo tirchi, decidono di risparmiare sul barbiere; l'autore biblico, chiudendo il penultimo paragrafo del capitolo 16 del Libro dei Giudici, ci fa intuire la portata fatale di questo errore: "Ma intanto i suoi capelli, che erano stati tagliati, cominciarono a ricrescere".
E se per molte donne la ricrescita è un dramma (ne sa qualcosa persino la duchessa Kate d'Inghilterra) per Sansone sappiamo bene che è la fonte di una forza incontenibile.
Così, quando viene condotto ad una festa dei Filistei per essere mostrato e deriso pubblicamente come fenomeno da baraccone, il nostro ricapelluto eroe invoca un'ultima volta il suo diretto superiore: "Signore, mio Dio, ricordati di me! Dammi forza una volta ancora. In un solo colpo mi vendicherò contro i Filistei per tutti e due i miei occhi".
Sia mai che il Signore dell'Antico Testamento si perda l'occasione di vedere sterminati circa tremila esseri umani...
"Sansone cercò a tastoni i due pilastri centrali che reggevano l'edificio. Si puntò contro di essi, con la destra e con la sinistra, urlando: Muoia Sansone con tutti i Filistei! e poi spinse con tutta la sua forza. L'edificio crollò, travolgendo i capi dei Filistei e tutti gli altri. Così, Sansone uccise più persone con la sua morte che in tutta la sua vita".
Un perfetto kamikaze sterminatore, probabilmente il migliore della storia. Monouso, fortunatamente.