giovedì 30 dicembre 2010

Gli highlander

Da Adamo a Noè: arzilli e guizzanti fino a 900 anni e più!
Non so se Silvio Berlusconi abbia mai letto il quinto capitolo della Genesi. Non credo, perché altrimenti, conoscendo la sua voglia di primeggiare, alzerebbe il tiro rispetto al traguardo dei 120 anni d'età in piena efficienza che dichiara di voler raggiungere, e si vanterebbe un po' meno delle sue scorribande amatorie.
Adamo e i suoi discendenti fino a Noè hanno fatto decisamente di meglio: una vita davvero interminabile e sempre attivissima, anche dal punto di vista sessuale.
Adamo all'età di 130 anni generò Set, il suo terzogenito. Dopo la nascita di Set, visse altri 800 anni ed ebbe ancora figli e figlie. Adamo visse 930 anni, poi morì - era ora, viene da dire.
Set si gode le libertà di scapolo fino a 105 anni, poi pensa bene di sfornare il pargolo: Enos. Quindi campa alla grande per altri 807 anni, genera figli e figlie a profusione e muore a 912 anni.
E avanti così, con gente che tromba alla grandissima e campa centinaia e centinaia di anni.
Giusto per essere precisi, riporto qui sotto l'età a cui ebbero il primo figlio e l'età a cui morirono i discendenti di Set fino a Noè:
- Enos: primo figlio a 90 (Kenan), muore a 905.
- Kenan: primo figlio a 70 (Maalaleel), muore a 910.
- Maalel: primo figlio a 65 (Iared), muore a 895.
- Iared: primo figlio a 162 (Enoc), muore a 962.
- Enoc: primo figlio a 65 (Matusalemme) e non muore mai: poiché vive sempre come piace a Dio, quando compie 365 anni - nel pieno della giovinezza, potremmo dire - Dio se lo porta via con sè. Auguri!
- Matusalemme: primo figlio a 187, alla faccia del Viagra (Lamech), muore a 969, alla faccia del Gerovital.
- Lamech: primo figlio a 182 anni (Noè), muore a 777 (un ragazzino!).
- Noè avrà i suoi figlioli Sem, Cam e Iafet alla bella età di 500 anni (e stavolta almeno un po' di polverina azzurra gli sarà servita, credo...). Morirà a 950 anni, dopo aver affrontato e superato alla grande anche un Diluvio Universale.
L'altra considerazione che viene spontanea: ma che razza di nomi esistevano una volta? Scegliete un nome biblico che vi piacerebbe per il vostro Labrador utilizzando il sondaggio sulla destra.

mercoledì 29 dicembre 2010

Da una coppia con problemi, dei figli con problemi...

Rubens, Adamo ed Eva, Rubenshuis, Anversa
Diciamocelo chiaramente: Adamo ed Eva non ci fanno una gran figura. Lei è la classica femmina 'fashion victim' che si fa abbagliare dall'ultimo prodotto alla moda (la mela sponsorizzata dal serpente). Lui è il classico maschio senza spina dorsale che si adegua passivamente ai desideri della moglie ("Lei me ne ha dato e io ne ho mangiato": ma che scusa è?!).
La cacciata dal Paradiso è scontata e inevitabile, come l'eliminazione dal Grande Fratello di due concorrenti assolutamente privi di personalità e non salvabili dal pubblico a casa. Va anche detto che Dio, su questa storia della mela, è quello zinzinello intransigente e permaloso...
Ad ogni modo, secondo voi di chi è la colpa? Potete rispondere utilizzando il sondaggio che si trova nella colonna a destra dello schermo.
Con due genitori tanto inadeguati, in mancanza di Sos Tata che all'epoca ancora non esisteva, non stupisce che Caino e Abele crescano con dei problemi relazionali destinati ad avere le conseguenze fatali e tragiche che tutti ben conosciamo.


martedì 28 dicembre 2010

In principio

Michelangelo, la Creazione, Cappella Sistina Roma
L'inizio, per fortuna, è soft. Nel senso che il primo libro della Bibbia è la Genesi, e si parte da una storia semplice da seguire e già conosciuta praticamente da tutti: quella della creazione del mondo in sei giorni, più un settimo per riposare.
Mi sta simpatico un Dio che tra le primissime cose crea le vacanze. Abbiamo una visione simile delle cose belle e importanti nella vita: il cielo, il mare, la natura, gli animali, il cibo, le donne, le vacanze.
Rileggere questo racconto, è un po' come tornare a catechismo in terza elementare. E' una storia facile, che si fa leggere rapidamente e volentieri, ricca di suggestioni visive.
Provo a mettermi nei panni di chi l'ascoltava quando iniziò a entrare nella tradizione dei racconti popolari, probabilmente qualche millennio prima della nascita di Gesù: mi immagino famiglie intere riunite attorno al fuoco, e un abile cantastorie a raccontare di questo Dio che dal nulla creò tutto quello che esiste. Madri affettuose accarezzano i figli sulla testa, osservando con un sorriso pieno di dolcezza gli sguardi rapiti dei loro bambini mentre stanno lì ad ascoltare un vecchio istrione - me lo immagino tipo Vittorio Gassman - che li intrattiene con questo racconto davvero fantascientifico.
Considerando il poverissimo patrimonio iconografico dell'epoca, totalmente privo di filmati, fotografie, libri illustrati, se raccontata con le pause e i tempi giusti, una storia così per un bambino poteva essere davvero grandiosa. Credo che la sua fantasia ne fosse colpita come quella di un bambino di oggi guardando il Signore degli Anelli o Avatar in 3D; un po' come il piccolo Totò Cascio quando per la prima volta alza gli occhi sullo schermo nel buio incantato del Nuovo Cinema Paradiso. Un mondo che prende vita. Wow!
Piccola curiosità/nota linguistica. Da sempre, quando mi era capitato di ascoltare il racconto della creazione, avevo notato che non pareva avere granché senso il passo in cui Dio dice: "Essa si chiamerà Donna perché è stata creata dall'Uomo". Che nesso causale/consequenziale c'è? Grazie alle note, scopro adesso - come in effetti facilmente intuibile, non ci voleva un genio! - che in ebraico i termini usati per Uomo e Donna sono molto simili: un gioco di parole che in italiano suonerebbe più o meno così: "essa si chiamerà Uoma perché è stata creata dall'Uomo". Il che pare decisamente più sensato.