martedì 22 febbraio 2011

Giuseppe l'acchiappasogni

Giuseppe è il giovane 'mago' dei sogni
Harry Potter non è stato il primo giovane mago di successo della storia. Anche il giovane Giuseppe, pur sprovvisto di bacchetta, vanta un potere soprannaturale: è in grado di interpretare i sogni. Un dono divino che gli risulta provvidenziale per essere liberato dalla prigione in cui lo aveva rinchiuso Potifar su richiesta della Stronza (vedi post precedente).
La sua abilità si rivela quando predice correttamente il futuro di due servi del faraone, suoi compagni di cella. Entrambi hanno fatto un sogno che non comprendono (Genesi, capitolo 40), ma Giuseppe non ha problemi a interpretarli: "Tra tre giorni tu verrai liberato e tornerai al tuo lavoro", rivela al primo; "Tra tre giorni il faraone ti farà tagliare la testa, farà appendere il tuo cadavere a un palo e gli uccelli beccheranno la tua carne", predice al secondo. Glielo spiega così, tranquillo, professionale, senza reticenze e senza commenti. Almeno "Mi dispiace" non ci stava male. Fatto sta che tre giorni dopo uno torna al suo lavoro, l'altro finisce morto e straziato.
Tempo dopo, è il faraone stesso che fa un sogno bizzarro e rimane sbigottito: vede sette vacche grasse pascolare vicino al Nilo, seguite da sette vacche magre; poi sogna sette spighe di grano rigogliose vicine a sette spighe striminzite. Nessuno, tra gli indovini e i sapienti d'Egitto, riesce a fornirgli un'interpretazione plausibile (persino il Divino Mago Otelma sarebbe indignato per tanta incapacità). Allora il servo che era in carcere si ricorda di quando Giuseppe era riuscito a predirgli correttamente il futuro, e suggerisce al faraone di convocarlo.
Giuseppe l'acchiappasogni avverte il faraone che l'Egitto è atteso da sette anni di grande prosperità e raccolti abbondanti, ai quali seguiranno però sette anni di carestia assoluta. Il re è soddisfatto, anzi, più che soddisfatto: poiché Giuseppe gode evidentemente del benvolere di Dio, lo nomina suo vice e gli affida l'amministrazione di tutto l'Egitto, in maniera da prepararlo adeguatamente ai sette anni di carestia durante i sette di abbondanza. Il neo-viceré, appena trentenne, decide che è il momento migliore per prendere moglie: sposa Asenat, figlia di un sacerdote, e in breve mette al mondo due figlioli, Manasse ed Efraim.
Chissà cosa direbbero, vedendolo adesso, i fratelli che quand'era ancora bambino lo hanno venduto per 20 pezzi d'argento come schiavo... Con piglio da romanziere, l'autore biblico si prepara a raccontarcelo.

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