venerdì 22 luglio 2011

Il Prete Bello

Puri e belli: Dio, i sacerdoti, li vuole così
Come abbiamo già avuto modo di vedere (in particolare qui e qui), tra i primi israeliti il ruolo del sacerdote, assieme agli onori, comporta una serie di oneri ed 'effetti collaterali' non indifferenti.
Non tutti sono degni di servire Dio, anzi: il Signore si sceglie i suoi uomini di fiducia attraverso una cernita accuratissima, che per alcuni versi ricorda la selezione eugenetica della 'pura razza ariana' perseguita millenni dopo da un certo Hitler. La Storia sa essere crudelmente ironica.
Nel capitolo 21 del Levitico Dio è chiarissimo al riguardo: "Nelle future generazioni, nessuno dei tuoi discendenti colpito da un difetto fisico sarà autorizzato ad avvicinarsi all'altare per offrirmi un sacrificio. Nessun infermo è ammesso a questo servizio: né cieco, né zoppo, né un uomo sfigurato o deforme, né un uomo colpito da una frattura a una gamba o a un braccio, né un gobbo, né un nano, né chi abbia una macchia nell'occhio o la scabbia o piaghe purulente o sia difettoso nei genitali".
A dirla con Goffredo Parise, insomma, il Signore esige per forza un Prete Bello, che se poi ha la fortuna di divenire Sommo Sacerdote è anche obbligato a preservare la purezza della sua genealogia: "Dovrà scegliere per moglie una ragazza della sua parentela, per non introdurre una discendenza profana nella sua famiglia". Un monito specifico riguarda la figlia del sacerdote, che non può cullare il sogno di arricchirsi con l'arte più antica del mondo: se si prostituisce, infatti, deve essere bruciata viva. Il gioco non vale la candela che appiccherà quel rogo.
Coerentemente, il sacerdote puro dovrà sacrificare sempre e solo animali altrettanto puri. Ecco perché nel capitolo 22 Dio ricorda che le bestiole da immolare sull'altare devono essere scelte tra i bovini, le capre o le pecore, rigorosamente maschi e senza difetti: "Non offrite dunque nessun animale cieco, storpio, mutilato, colpito da verruche o da una malattia della pelle [...]. Non offrite mai un animale che abbia i testicoli ammaccati, o schiacciati o strappati o tagliati".
Sarei curioso di capire come si riconosce tecnicamente l'ammaccatura di un testicolo, ma credo che rimarrò con il dubbio.

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