giovedì 7 aprile 2011

E Dio tirò lo sciacquone

Il Mar Rosso, lo "sciacquone" di Dio
Confessiamolo. Quanto ci sentiamo onnipotenti quando imprigioniamo un ragno o una cimice in un fazzoletto di carta e condanniamo l'insettucolo a morte tirando lo sciacquone del water? Nel nostro piccolo, sperimentiamo la stessa sensazione di dominio assoluto della quale sembra compiacersi anche Dio nel capitolo 14 dell'Esodo. Il tutto, ovviamente, fatte le debite proporzioni: il water utilizzato dal Signore è infatti il Mar Rosso, e al posto degli insetti ci fa annegare dentro un intero esercito di egiziani composto da cavalli, cavalieri, carri da guerra - l'autore biblico specifica che sono compresi anche i 600 migliori - oltre ovviamente al capo della banda, il faraone.
Come già osservato per tutta la sfilza delle disgrazie, anche in questo caso gli egiziani, più che malvagi giustamente puniti, sembrano vittime obbligate al sacrificio per adempiere alla divina volontà. Dio prima ordina a Mosè di radunare gli israeliti in fuga a Baal-Zefon, sulle rive del Mar Rosso, perché fungano da esca; quindi, come ama ripetere, rende ostinato il cuore degli Egiziani e li istiga all'inseguimento. Infine, dopo aver concesso a Mosè di utilizzare il suo "bastone magico" per aprire un varco tra le acque e far passare gli ebrei, aspetta che gli egiziani siano tutti nel bel mezzo del passaggio per tirare lo sciacquone e sterminarli. Dubito che i poveretti abbiano avuto tempo e voglia per fare un po' di snorkeling, ammirare i pesci e la barriera corallina.
L'affogamento degli egiziani suscita l'entusiasmo degli israeliti, ormai definitivamente liberi, che elevano a Dio un inno ritmato al tamburello da Miriam, la profetessa sorella di Aronne (e, di conseguenza, immagino anche di Mosè, o no? L'autore comunque vuole precisare che è sorella di Aronne). Il testo esalta continuamente un Dio guerriero, che scatena la sua ira tremenda, terrorizza e annienta i nemici. Beh, mi stava molto più simpatico il Dio che all'inizio della Genesi creava la natura, le donne, il cibo e le vacanze. E dai Dio, basta con questo superlavoro di disgrazie: non hai voglia di tornare un po' in vacanza?

2 commenti:

  1. Che bell'idea che hai avuto, se a catechismo me l'avessero raccontata così mi sarei senza dubbio annoiata meno!

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  2. Ti ringrazio! Io mi sto divertendo un sacco a scrivere questo blog. Se bene o male riesco a intrattenere anche chi legge, mi fa molto piacere.

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