mercoledì 7 settembre 2011

Meglio del Billionaire

Luci dorate all'apertura del Billionaire,
oro vero per inaugurare l'altare di Dio 
Per l'inaugurazione del proprio altare, Dio fa le cose in grande. Quanto a lusso, il party per il Grand Opening della tenda del Signore, descritto nel capitolo 7 dei Numeri, non ha nulla da invidiare a quello che apre la stagione estiva del Billionaire.
Per dodici giorni consecutivi, assecondando il volere espresso da Dio a Mosè, ogni tribù d'Israele a turno porta all'altare i propri doni per la cerimonia.
La coreografia alla fine è composta da 12 piatti e 12 vassoi in argento, più 12 coppe d'oro piene d'incenso. Ogni coppa pesa 1 etto giusto giusto, quindi in totale abbiamo sull'altare 1.200 grammi d'oro massiccio; ciascun piatto pesa invece 1 chilo e 3 etti, ogni vassoio 7 etti, per un totale di 24 chili d'argento.
Il carniere delle vittime per i sacrifici comprende 12 tori, 12 montoni, 12 agnelli, 12 capri, più altri 24 tori, 60 montoni, 60 capri e 60 agnelli di un anno per il banchetto sacro.
Non è certo lasciata al caso la disposizione delle luci: le 7 lampade ad olio per il candelabro sono posizionate in maniera da illuminare la parte anteriore, rispecchiandosi così sull'oro battuto.
Quanto agli effetti speciali, ci pensa Dio in persona: la sua voce, mentre parla a Mosè, sembra provenire dalle statue dei due cherubini posti sul coperchio dell'arca; una nube di fumo si posa sull'Abitazione sacra e si illumina magicamente di notte, rimanendo poi sopra la tenda fino al momento in cui Dio decide di far trasferire tutto l'accampamento. Appena la nube si solleva, infatti, la comunità d'Israele si deve riunire in tutta fretta, sbaraccare e mettersi in marcia allo squillo di due trombe d'argento seguendo la nube; quando questa ridiscende verso terra indica il nuovo punto per accamparsi.
Certo che un Billionaire itinerante lungo la Costa Smeralda sarebbe un'attrazione niente male: Flavio Briatore e Lele Mora prendano appunti.

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