lunedì 16 dicembre 2013

L'amor (poco)cortese

La moglie di Sansone pronta
per la consegna a domicilio
"Prendi una donna, trattala male", insegna il Teorema per diventare l'uomo che in amore non deve chiedere mai. Ma se l'uomo in questione è Sansone, allora può essere ancora più spiccio: "Prendi una donna". Punto e basta, finiamola li. Scegli tu!, come ci stanno inculcando in testa da mesi gli orripilanti spot della Vodafone (tra l'altro: ma sono solo io a trovare totalmente insensata, imbarazzante e improponibile una foca come testimonial?).
L'esordio del capitolo 14 del Libro dei Giudici descrive molto bene i lunghi rituali di corteggiamento previsti dall'amor (poco)cortese dell'epoca.
"Un giorno Sansone scese a Timna, e notò una ragazza filistea. Tornato a casa, disse a suo padre e a sua madre: Ho visto a Timna una ragazza filistea che mi ha colpito. Andate a prenderla, perché voglio sposarla". Pure la consegna a domicilio, esattamente come una cucina componibile all'Ikea: la scegli, te la fai portare a casa, e poi ti diverti a montarla.
Da notare che le rimostranze espresse dai genitori non sono per la commissione in sé, ma per il fatto che la cucina componibile-moglie ordinata dal figlio è filistea: "Essi non hanno nemmeno il rito della circoncisione!", commentano scandalizzati. Tra l'altro non vedo che differenza possa fare questo dettaglio parlando di una donna, a meno che Sansone non ne abbia scelta una 'diversamente accessoriata' a livello genitale. De gustibus.
Alla fine comunque lo stesso forzuto giovine decide di tornare a Timna per visionare nuovamente l'articolo. "Nei pressi della città, dove c'erano le vigne, un leone gli venne incontro ruggendo. Spinto dallo spirito del Signore, senza prendere niente in mano, squartò il leone come se fosse un capretto. Ma non disse ai suoi genitori quello che aveva fatto". In effetti, non mi sembra esattamente una di quelle imprese di cui vantarsi con la mamma.
"Poi andò a parlare alla ragazza ed essa gli piacque molto". Per il momento non la squarta con le sue stesse mani. Date le premesse, mi sembra già un atto di profonda e mirabile galanteria: Sansone, che gran romanticone...

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