venerdì 23 novembre 2012

Pollicino il Mutilato

Ad Adoni-Bezek furono mutilati i pollici
Nella Bibbia lo chiamano Adoni-Bezek, ed è il re della città di Bezek. Complimenti ai genitori per la fantasia. Incontriamo questo sovrano dal triste destino nel capitolo che apre il Libro dei Giudici.
Dopo la morte di Giosuè, pare che il Signore per un po' di tempo non abbia voglia di scegliersi un nuovo interlocutore privilegiato. Un po' come quando ti è appena morto il cane o il gatto, e ancora non te la senti di affezionarti ad un nuovo amico a quattro zampe.
Così il Signore si rivolge genericamente al suo popolo, e ordina alla tribù di Giuda di attaccare per prima il territorio dei cananei. I volenterosi soldati di Giuda convincono gli amici della tribù di Simeone a tentare insieme l'impresa bellica, e formano un'unica armata per andare a far la guerra contro cananei e perizziti - per la cronaca, dicono che il primo popolo fosse solito abbellire i propri cani con vezzosi nei finti; il secondo, invece, coltivava alberi di pero che purtroppo spesso avvizzivano precocemente.
Missione compiuta senza problemi: "A Bezek sconfissero diecimila uomini". Tra questi, appunto, c'è anche il re Adoni-Bezek, che vista la mal parata si dà disperatamente alla fuga.
Pessima idea.
"I soldati di Giuda lo inseguirono, lo fecero prigioniero e gli tagliarono i pollici alle mani e ai piedi". Perché scelsero proprio questa mutilazione, per me è un mistero. Le note suggeriscono che così il re non poteva più tirare con l'arco. Mi sfugge per quale motivo a un re prigioniero dovesse essere lasciato in dotazione un arco con tanto di frecce da utilizzare a piacere, ma evidentemente sono io che non ci arrivo.
Il re così piange la propria sventura: "In passato settanta re con mani e piedi mutilati raccoglievano sotto la mia tavola gli avanzi dei miei pasti. Ora il Signore mi ha restituito il male che ho fatto".
Ancora una volta rimango piuttosto perplesso. Quanto lunga doveva essere questa tavola per riuscire ad ospitare sotto di sé settanta re con mani e piedi mutilati? Magari avranno fatto a turno: ogni giorno un re mutilato diverso sotto il tavolo, al quale gettare un tozzo di pane morsicato. Usanza simpatica.
Del resto, deduco che anche mutilare i re sconfitti dovesse essere una consuetudine molto in voga all'epoca.
Gente che vai, costumi che trovi.
E allora, inutile stupirsi: proprio non poteva andare diversamente, al re di Bezek.
Lo chiamavano Adoni-Bezek, povero disgraziato. Io me lo ricorderò come Pollicino il Mutilato.

2 commenti:

  1. Adoni Bezek della città di Bezek.

    È un po' come se il signor Diliberto, della città di Brindisi, lo avessero chiamato Felice Brindisi.

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    1. Esatto Tredici. In alto i calici: un felice brindisi da Brindisi alla salute del piccolo Felice Brindisi!

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