martedì 10 gennaio 2012

Bandius!

Bandius! per gli assassini involontari
nelle città-rifugio dei Leviti
Pillola di antropologia culturale. Quand'ero piccolo, dalle mie parti (provincia di Vicenza), tra bambini si giocava ancora nei cortili o sulle strade interne dei quartieri residenziali a Prendersi: un bambino, per sfiga congenita, all'inizio del gioco ce l'aveva - che cosa di preciso avesse, a dire il vero, non si è mai capito, ma doveva essere qualcosa di riprovevole, tipo una malattia... - e per passarla doveva rincorrere gli altri bambini e arrivare a toccarli gridando "Tua!". Il bambino toccato a quel punto ce l'aveva, ed iniziava a sua volta a rincorrere gli altri, mentre il primigenio impuro diventava di colpo libero ed in fuga dal nuovo untore. Ora, dopo ore di corse, poteva ben capitare che a qualcuno mancasse il fiato. Il codice comune consentiva a ogni bambino di incrociare le dita, gridare "Bandius!" (possibili varianti: Sbandius! e Ali-Bandius!, bastava spostarsi di qualche chilometro in un altro paese) per invocare una pausa di qualche minuto: finché teneva le dita incrociate, quel bambino era intoccabile. Il tempo di rifiatare, poi si ricominciava a scappare, allegri e sudatissimi.
Una variante evoluta del gioco era "Alto-Terra" (a seconda della variabile linguistico-geografica di cui sopra, la la denominazione poteva diventare "Alto-Basso"). Questa era possibile nel caso in cui ai bordi del cortile o della strada dove si giocava, ci fosse un muretto, un marciapiede, o comunque un piano rialzato. Chi ce l'aveva, poteva rincorrere e toccare gli altri solo mentre scorrazzavano a livello del suolo; per rifiatare ed essere momentaneamente in salvo, anziché incrociare le dita gridando parole magiche, era sufficiente salire sul piano rialzato.
Ora, perché questo lungo pippone sulle attività ludiche dei bimbi vicentini negli anni Ottanta?
Perché scopro adesso, con un pizzico di sincera emozione, che "Alto-Terra" era un gioco molto serio e considerato anche tra gli adulti israeliti, che confermano di prendere spesso come riferimento per le loro leggi i giochi infantili, come già dimostrato con la pratica del capro-espiatorio, chiaramente derivata dal Nascondino. Il capitolo 35 dei Numeri, infatti, ci parla delle sei città-rifugio affidate ai Leviti, pensate apposta per consentire, a chi avesse commesso un omicidio involontario, di fuggire ed essere momentaneamente in salvo dalla vendetta del parente dell'ammazzato.Il fatto che servissero ben sei città specificamente dedicate a questo, mi lascia intuire che gli omicidi non intenzionali fossero piuttosto frequenti tra gli ebrei.
Il Signore stesso spiega a Mosè: "Può anche capitare che qualcuno causi la morte di un altro con una spinta data senza cattiveria, incidentalmente, oppure colpendolo con un oggetto, ma senza farlo apposta. Qualcuno può far cadere addosso a una persona, senza averla vista, una pietra che può causare la morte e di fatto lo uccide". Sei città piene di gente così? Sbadati, maldestri e con seri problemi agli apparati motori e visivi, questi israeliti...
Comunque, se in caso di omicidio volontario la legge prevede che "l'uomo incaricato di vendicare la vittima dovrà uccidere l'assassino, appena lo troverà", in caso di omicidio involontario il maldestro colpevole può invece  scappare in una delle città-rifugio: lì sarà in salvo, proprio come un bambino che abbia gridato "Bandius!" o sia salito in "Alto". Attenzione, però: deve rimanere lì fino a quando muore il Sommo Sacerdote. "Se lascia i confini della città-rifugio e l'uomo incaricato di vendicare la vittima lo trova, potrà ucciderlo senza rendersi colpevole di omicidio".
Meglio rimanere al sicuro assieme agli altri killer involontari e imbranati. A patto, ovviamente, di tenersi ben alla larga dai cantieri edili di quelle città. Bandius forever.

6 commenti:

  1. Grazie mille, Ladybug! Se gli altri frequentatori del blog hanno tempo e voglia di indicarci anche la parola magica che si utilizzava in altre province o regioni, sarebbe carino... Grazie in anticipo!

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  2. Che nostalgia ;) Io mi ricordo che invece di "Bandius" dicevamo "Time out"! Troppo avanti eh :)?

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  3. Tròòòòppo avanti, TPF! Secondo me a farvi da tata c'era Dan Peterson, o meglio ancora Kris & Kris di M-tv...

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  4. Divevamo bandius anche nnoi dall'asilo in poi a Treviso. Non pensavo che si dicesse in questo modo anche in altre parti e citta', che fantastici ricordi!

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  5. Gran bell'articolo! Blog interessante :)

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