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Come potremmo definire Abimelech? |
Ecco, un figlio illegittimo lo ha avuto anche Gedeone. Come ci viene spiegato alla fine del capitolo 8 del libro dei Giudici, lo ha generato con un'innominata concubina che abitava a Sichem, e gli ha imposto - poverino - il nome di Abimelech.
Illegittimo sì, unigenito no. L'arzillo Gedeone non si è certo risparmiato: degno epigono dei primi patriarchi della Genesi, ci ha dato dentro fino in tarda età, ed è serenamente morto circondato dall'affetto di altri settanta figli legittimi. Chissà come si regolavano per i turni in bagno alla mattina.
Una volta passato a miglior vita l'anziano padre, Abimelech pensa bene di trasformare la sua "illegittimità" da svantaggio in vantaggio. "Andò a Sichem, dove viveva la famiglia di sua madre, e suggerì a tutti i suoi parenti di fare ai ricchi proprietari della città questa proposta: Che cosa sarebbe meglio per voi? Avere come capi i settanta figli di Gedeone o averne uno solo? Ricordatevi che solo Abimelech è del vostro stesso sangue".
L'argomentazione è convincente: "presero settanta pezzi d'argento dal tempio di Baal-Berit e glieli consegnarono". Abimelech sa già come investirli: organizza una banda di vagabondi e avventurieri disposti a seguirlo.
Dove andrà mai, quest'allegra combriccola? Magari cominciano a girare il mondo cantando Help e Ticket To Ride...
Purtroppo no.
"Andò a Ogra, nella casa di suo padre, e massacrò i settanta figli di Gedeone tutti sulla stessa pietra. Di essi si salvò solo il più piccolo, Iotam, che si era nascosto. Tutti i proprietari di Sichem e tutta Bet-Millo si radunarono e si recarono alla quercia della Stele che si trova in città. Là proclamarono re Abimelech".
Altro che illegittimo. Mi si passi il francesismo, ma questo è a tutti gli effetti un bastardo figlio di troia.
Con affetto, gli dedico un immortale brano della premiata ditta Stadio-Lucio Dalla.